Le tecniche di lavorazione

I nostri strumenti di lavoro sono martelli, lime, pinze, bottoniere, laminatoi, cesoie, cannello, lastre e fili di ogni spessore, tutti attrezzi tipici dell’artigianato.

Il laboratorio Mutapietra si avvale di diverse tecniche di lavorazione: alcune fanno parte dell’artigianato più tradizionale, altre sono più moderne ed attuali.

Fusione in osso di seppia

Tecnica di fusione in osso di seppia

Alcuni dei nostri monili sono realizzati con l’antichissima tecnica della fusione in osso di seppia, versando il metallo fuso all’interno di uno stampo creato scavando un osso di seppia. La tecnica viene usata per riprodurre un gioiello esistente o per crearne uno nuovo. Una volta fusa la creazione, l’osso non è più utilizzabile e viene gettato via, quindi ogni pezzo è unico.

Sfruttando gli effetti naturali delle venature dell’osso si possono ottenere texture molto particolari, con risultati che ricordano la spiaggia durante la bassa marea. (Se la tecnica ti incuriosisce, puoi guardare il video nella galleria di foto degli orecchini “Chicchi di caffè”)

Fusione in sabbia

Tecnica di fusione in sabbia

Questa tecnica consiste nell’utilizzo di due anelli in alluminio che si incastrano a formare un tubo. Gli anelli vengono riempiti con sabbia densa e leggermente unta che non è possibile scavare a piacimento. Si possono quindi riprodurre solo oggetti già esistenti. Questi, pressati nella sabbia, lasciano la forma impressa che viene poi riempita dal metallo fuso attraverso il canale di colata.

Acquaforte

Tecnica dell'acquaforte

Decoriamo le lastre di metallo con la tecnica dell’acquaforte.

Un tempo si utilizzava proprio questo sistema per ornare le armature, tecnica impiegata anche da artisti antichi e moderni per realizzare le più note incisioni.

Il procedimento consiste sostanzialmente in due step: le superfici vengono prima coperte con una cera sulla quale si “graffiano” a mano libera i disegni.

Poi le lastre vengono immerse in una particolare sostanza e, a seconda dell’esposizione alla soluzione corrosiva, si producono effetti differenti nella profondità e nell’ampiezza dei segni.

Testurizzazione

Tecnica di testurizzazione

La testurizzazione dei metalli (creazione di una trama) si ottiene in diversi modi: con l’uso di martelli o punzoni, con il fuoco ad alte temperature oppure con l’utilizzo di frese. Nuove texture si possono ottenere anche passando il metallo insieme a carta vetrata, cartoncino o tessuti vari tra i rulli del laminatoio, imprimendo su di esso la loro trama e creando così immagini e disegni originali.

Cera persa

Tecnica della cera persa

La fusione a cera persa è una tecnica scultorea diffusissima già nel III millennio a.c.

In maniera molto sintetica, la tecnica consiste nella realizzazione di un modello utilizzando una cera specifica a tal fine. Creata la “scultura” in cera, si realizza uno stampo in gesso della stessa.

Riscaldando lo stampo in un apposito forno, la cera si scioglie lasciando vuoto lo spazio in cui successivamente viene colato il metallo fuso ottenendo l’oggetto desiderato. La cera è persa!

Smaltatura

Smaltatura dei metalli

Alcune nostre creazioni sono rifinite con un tocco di colore.

Utilizziamo smalti, alcuni in polvere altri liquidi e le tonalità dei colori vengono da noi ideate miscelando i soli colori primari! Anche per questo i pezzi realizzati possono differenziarsi e avere sfumature diverse.

La smaltatura viene fatta a mano, e ciò conferisce all’oggetto una propria identità non ripetitiva né meccanica. Preparati con cura, i monili vengono in ultimo adagiati nel forno e gli smalti vengono cotti a temperatura bassa.

Anticlastica

Anticlastica

È una tecnica che si basa sulla deformazione e battitura della lastra tramite l’uso di martelli. Si creano in tal modo morbide e sinuose curve lavorandole in direzioni opposte l’una dall’altra. La lastra viene riscaldata e cotta varie volte per intenerirla e per poterla piegare sino a ottenere la forma desiderata.

Una curva all’interno di una curva: per farti un’idea, puoi vedere i nostri Bracciali Arcobaleno.